Sabato, 5 agosto 2017, nella Chiesa russa di Santa Caterina a Roma, è stato ricordato il Giorno della memoria dei serbi cacciati e sfollati durate l’operazione “Oluja” (“Tempesta”).
La comunità serba di Roma ha partecipato alla Sacra Liturgia celebrata dall’Arciprete StavroforRaskoRadovic, in seguito alla quale si è tenuta una Cerimonia commemorativa per i serbi cacciati e sfollati nell’operazione “Oluja” e per tutti le vittime innocenti cadute nei conflitti degli anni Novanta.
Alla Liturgia e alla Cerimonia commemorativa erano presenti i rappresentanti della diaspora serba e i membri dell’Associazione – Comunità religiosa “Sveti Sava”, insieme al personale delle Ambasciate della Repubblica di Serbia presso il Quirinale e la Santa Sede.
Ricordiamo che nell’operazione “Oluja” (anno 1995), in un’azione congiunta dell’Esercito croato e della Polizia croata, e sotto gli occhi della Comunità internazionale, più di 220.000 persone sono state mandate via dai loro secolari focolari domestici, ovvero dalle aree in Croazia abitate dall’etnia serba quali Dalmazia settentrionale, Lika, Banija e Kordun , le quali erano sotto la tutela delle Nazioni Unite.
Il Centro documentale e informatico “Veritas”ha redatto una banca dati delle vittime e tra 1.853 nominativi dei serbi caduti e scomparsi i 1.202 risultano civili, vale a dire il 65%. IlSrpskoNarodnoVijece” (“Consiglio popolare serbo”) ha preparato una presentazione sul web la quale mostra tutti i fatti riguardo alla cacciata dei serbi nel 1995 : http://snv.hr/oluja-u-haagu